Ho sempre pensato che il Tiramisù fosse un dolce francese, invece ricercandone l’origine ho scoperto che è nato in Italia, probabilmente in Veneto o in Toscana.
Intorno alla nascita di questo dolce vi sono molte leggende.
La versione più accreditata della storia del tiramisu' colloca la sua nascita verso la fine del XVII secolo, in occasione della visita a Siena del Granduca di Toscana, Cosimo III de' Medici. Per quell’occasione i pasticcieri senesi decisero di realizzare, in onore del granduca, un dolce, denominato “zuppa del duca”. La leggenda racconta che a questo dolce erano state attribuite anche proprietà afrodisiache per questo la "zuppa del duca" cambiò nome e prese quello più allusivo di "tiramisù".
Se questa versione è compatibile con l’introduzione in Italia del caffè, non lo è altrettanto per l'utilizzo del mascarpone e per i savoiardi, biscotti originari della Savoia, entrambi non ancora utilizzati nel 1600.
In Wikipedia si legge che: “La ricetta del tiramisù non è presente in libri di cucina precedenti agli anni sessanta. Ciò consente di supporre che il tiramisù come lo si conosce ora sia una recente invenzione. Elemento ulteriore è la mancata identificazione del dolce nelle enciclopedie e dizionari degli anni 70 e 80 dello scorso secolo. Il dizionario della lingua italiana Sabatini Coletti fa risalire la prima menzione del nome al 1980”.
Questo tiramisù non è quello tradizionale che faccio di solito. L’ho dedicato alla mia “cognatina”, che essendo incinta, non può mangiare le uova crude. Inoltre non amo utilizzare i savoiardi perché hanno bisogno di essere inzuppati con molto caffè, per questo ho preferito utilizzare i pavesini.
Intorno alla nascita di questo dolce vi sono molte leggende.
La versione più accreditata della storia del tiramisu' colloca la sua nascita verso la fine del XVII secolo, in occasione della visita a Siena del Granduca di Toscana, Cosimo III de' Medici. Per quell’occasione i pasticcieri senesi decisero di realizzare, in onore del granduca, un dolce, denominato “zuppa del duca”. La leggenda racconta che a questo dolce erano state attribuite anche proprietà afrodisiache per questo la "zuppa del duca" cambiò nome e prese quello più allusivo di "tiramisù".
Se questa versione è compatibile con l’introduzione in Italia del caffè, non lo è altrettanto per l'utilizzo del mascarpone e per i savoiardi, biscotti originari della Savoia, entrambi non ancora utilizzati nel 1600.
In Wikipedia si legge che: “La ricetta del tiramisù non è presente in libri di cucina precedenti agli anni sessanta. Ciò consente di supporre che il tiramisù come lo si conosce ora sia una recente invenzione. Elemento ulteriore è la mancata identificazione del dolce nelle enciclopedie e dizionari degli anni 70 e 80 dello scorso secolo. Il dizionario della lingua italiana Sabatini Coletti fa risalire la prima menzione del nome al 1980”.
Questo tiramisù non è quello tradizionale che faccio di solito. L’ho dedicato alla mia “cognatina”, che essendo incinta, non può mangiare le uova crude. Inoltre non amo utilizzare i savoiardi perché hanno bisogno di essere inzuppati con molto caffè, per questo ho preferito utilizzare i pavesini.
Ingredienti:
500 gr di mascarpone
250 ml di panna
1 confezione di pavesini
100 gr di gocce di cioccolato
7 cucchiai di zucchero
1 tazzina colma di caffè
Tempo: 30 minuti
Difficoltà: facile
Preparazione:
Lavorate il mascarpone con lo zucchero.
Lavorate il mascarpone con lo zucchero.
In un’altra ciotola montate la panna.
Incorporate la panna al mascarpone, delicatamente, con un cucchiaio di legno.
In un recipiente fate un primo strato di crema al mascarpone.
Coprite la crema al mascarpone con uno strato di pavesini.
Bagnate, con un cucchiaino, i pavesini con il caffè zuccherato.
Stendete una parte della crema al mascarpone. Decorate con gocce di cioccolato.
Stendete una parte della crema al mascarpone. Decorate con gocce di cioccolato.
Fate un altro strato di pavesini e bagnateli col caffè. Continuate con strati alternati di pavesini e crema al mascarpone finché non avrete raggiunto il bordo del recipente. Spolverizzate i diversi strati con le gocce di cioccolato.
